stefano de francesco |
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| Dopo l'abbandono della Federazione Internazionale dell'Olanda vera super potenza dell'epoca con i suoi straordinari giocatori Rietveld, Donck, Verhal e Stolwijk (ancora sulla breccia con il club di delft), l'Italia e il Belgio divennero i veri dominatori della scena mondiale. L'incontro che doveva sancire in qualche modo a chi spettasse lo scettro del comando si tenne a Rochefort in Belgio, nel Settembre 1979. La formula usata fu stranissima otto contro otto, proprio per stabilire una superiorità del movimento. Oltre che per stabilire la superiorità italiana, gli azzurri si imposero per 3-1, l'incontro fu storico per altri aspetti. Fu l'ultima partita in nazionale del primo grande mostro sacro del nostro movimento, Stefano Beverini. Il nostro grande campione salutò il subbuteo da par suo, impattando per 0-0 con il campione del mondo in carica Outmanns. Anzi come racconta proprio Stefano nel suo libro "Io Beverini", Stefano aveva anche segnato ma un disattento arbitro belga gli negò un passo d'addio che un campione della sua statura avrebbe meritato. In questo incontro esordirono in nazionale anche due "giovanotti" che avrebbero in futuro fatto parlare di loro, Renzo Frignani e Stefano De Francesco. Entrambi portarono a casa la vittoria nel loro incontro, iniziando ad indossare quella maglia azzurra che li ha visti ancora trionfare insieme a Les Herbiers nel 2007, 28 anni dopo quell'esordio in terra belga. Nella foto, la nazionale italiana a Rochefort (1979): da sx Stefano Conzi (S.C.Genova), Renzo Frignani (S.C.Montecchio), Stefano De Francesco (A.C.S.Perugia 1973), Nicola Di Lernia (S.C.Mestre), Mancini (S.C.Verona), Giuseppe Trovato (S.C. Savoldi Napoli), Andrea Brugnola (S.C.Dark valley L'Aquila), Stefano Beverini (S.C.Genova) Attached Image: esordio.JPG
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